Scola la pasta, sto arrivando! Quante volte diciamo o sentiamo questa frase… E in effetti in cucina l’operazione di scolare è molto frequente: non solo la pasta, anche la mozzarella, oppure i legumi dopo la cottura. Ebbene, questo semplice gesto può diventare una scelta positiva per l’ambiente se, invece di buttare l’acqua appena scolata, la conserviamo per impieghi utili e intelligenti. Qualche esempio? “Riciclarla” in cucina, usarla per bagnare le piante, trasformarla in un ingrediente non solo economico, ma anche inaspettatamente gustoso. Senza sprecarne una goccia.
DALLA MOZZARELLA ALL’ERICA
Ami le piante? Non butterai mai più l’acqua di vegetazione della mozzarella, dopo avere visto i risultati se la usi per bagnare le piante acidofile. Quali sono? In casa calla e clivia, in giardino erica, mimosa, gardenia, camelia, ortensia, magnolia, rododendro, azalea. Diluisci il liquido di una busta di mozzarella in un litro d’acqua e innaffiale: saranno felici, perché si abbassa il pH del terreno. E le ortensie diventano più blu…
L’INGREDIENTE SEGRETO
L’acqua della pasta si presta a un sacco di usi perché, durante la cottura, assorbe amido e sali minerali: sostanze preziose che la rendono
un ottimo ingrediente da utilizzare in altri piatti. Non solo per diluire e rendere cremosi pesti e sughi, anche per fare la pizza o il pane in casa: una volta raffreddata, usala per diluire il lievito, conferirà all’impasto una morbidezza, e un sapore, molto particolari. Il pane fatto con l’acqua della pasta, inoltre, si conserva più a lungo (e quindi si spreca di meno).